ANCORA UN LUTTO NEL MONDO DEL CALCIO
Pelé, classe 1940, è morto oggi all’età di 82 anni, all’Albert Einstein Israelite Hospital, San Paolo (Brasile).
Uno dei migliori giocatori nella storia del calcio, nel suo palmares vanta ben tre Coppe del Mondo vinte con il Brasile nel 1958, nel 1962 e nel 1970. Da circa un mese era ricoverato a San Paolo per disfunzioni renali e cardiache e da tempo stava ricevendo cure palliative per il peggioramento del tumore al colon che gli era stato diagnosticato.
Già da qualche settimane circolavano notizie sull’aggravarsi del suo stato di salute e durante lo svolgimento dei Mondiali di calcio in Qatar la Selecao gli aveva espresso la propria vicinanza dedicandogli dei messaggi di incitamento a non mollare. La figlia di Pelé, Kely Nascimento, su Instagram ha pubblicato un post in cui ha scritto:
«Tutto ciò che siamo è grazie a te, ti amiamo infinitamente. Riposa in pace».
Nato nel villaggio di Três Corações il 23 ottobre 1940, nello stato meridionale del Minas Gerais, il suo nome vero era Edson Arantes do Nascimento.
Nel 1945 si trasferì con la famiglia a Bauru, nello stato di San Paolo, ed è lì che cominciò a dare i primi calci ad un pallone. Successivamente si accasò proprio a San Paolo per giocare tra le file Santos, con cui fece il suo esordio in campionato il 7 settembre 1956, anniversario dell’indipendenza del Brasile dal Portogallo.
Da allora fino al primo ottobre 1977, data del suo addio ufficiale al calcio giocato, con un match giocato tra le due uniche compagini delle quali aveva indossato le maglie, Santos e New York Cosmos, Pelé fu protagonista di una carriera unica e piena di successi.
Nelle 17 stagioni con la casacca bianco-nera realizzò 643 gol in 656 presenze, con una media di quasi uno a partita fino al 1974, ultimo anno giocato in Brasile prima di trasferirsi negli Stati Uniti. Dieci i campionati statali paulisti e sette quelli nazionali vinti proprio con il Santos.
Nel 1962 e il 1963 alzò al cielo le prime due coppe Libertadores del calcio brasiliano e poi le prime due Intercontinentali, vincendo prima contro il Benfica di Eusebio e poi il Milan di Maldini, Trapattoni e Rivera.
Il debutto con la Nazionale brasiliana avvenne a soli sedici anni e a diciassette arrivò la convocazione per i Mondiali in Svezia, dove il 19 giugno 1958 si fece conoscere da tutti, in coppia con il compagno di reparto Mané Garrincha, uno dei calciatori brasiliani più entusiasmante di tutti i tempi, mettendo a segno il gol decisivo contro il Galles nei quarti di finale.
Nei match successivi realizzò una tripletta alla Francia e una doppietta alla Svezia nella finale di Stoccolma, portando per la prima volta nella sua storia il Brasile sul tetto del mondo.
Nel 1962 bissò il successo mondiale in Cile e nel 1970 arrivò la terza Coppa del Mondo in Messico, in una finale avvincente contro l’Italia di Mazzola, Facchetti, Riva e Rivera.
Insieme all’argentino Diego Armando Maradona, con il quale condivide anche il premio della FIFA come giocatore del secolo, è da sempre considerato il più forte giocatore di calcio mai esistito, in virtù anche dei tanti successi ottenuti. A tutt’oggi è il miglior cannoniere nella storia della Seleçao.
Finita la carriera Pelé é stato poi un dirigente calcistico ed ha avuto anche una parentesi da attore nel celebre film ‘Fuga per la vittoria’ di John Houston.
Ambasciatore delle Nazioni Unite per l'ecologia e l’ambiente, dal 1995 al 1998 è stato ministro dello sport brasiliano sotto la presidenza Cardoso.
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