A DECIDERE LA SFIDA CONTRO I BERGAMASCHI E' UNA RETE DI DARMIAN, SCELTO DA INZAGHI COME SOSTITUTO DEL DIFENSORE SLOVACCO, LASCIATO IN TRIBUNA DOPO LE VOCI DI MERCATO DEGLI ULTIMI GIORNI.
I nerazzurri di Milano partono bene, costringendo da subito l'Atalanta a difendersi con una pressione altissima fin dai primi minuti. Gli uomini di Inzaghi creano anche un paio di presupposti pericolosi, senza tuttavia impegnare Musso, fatta eccezione per un mancino dal limite di Barella. I nerazzurri protestano poi per un tocco di mano di Toloi in area dopo un rimpallo, tocco su cui tuttavia sia Chiffi che il Var lasciano correre. La migliore occasione arriva a pochi minuti dall'intervallo, quando Calhanoglu centra il palo con un mancino dalla distanza a Musso battuto.
Ma l'Atalanta, sorniona, è comunque pericolosa, con Zapata che spreca clamorosamente di testa da solo davanti a Onana.
A inizio ripresa ci prova subito l'ex Gosens, impreciso dal limite. Dall'altra parte è invece Maehle a non concretizzare la palla giusto per il vantaggio, non approfittando di una uscita a vuoto di Onana e calciando alto da dentro l'area. L'Inter alza la pressione e ci pensa il solito tuttofare Darmian, che si veste da Lautaro e con un chirurgico sinistro porta avanti i nerazzurri, concludendo una veloce azione in verticale.
Gasperini si gioca le carte Hojlund e Lookman, ma è Boga che sfiora subito il pareggio con un mancino dal limite di poco a lato. L'Atalanta alza i ritmi, ci prova anche Lookman che trova la risposta di Onana. Quando ci si aspetta l'assalto finale dei bergamaschi, però, l'Inter prende in mano il controllo della partita, riuscendo a tenere gli avversari lontano dalla propria porta senza correre più pericoli centrando così la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia.
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