NCAA – LE FAVORITE AL TITOLO SONO ALABAMA UNIVERSITY, HOUSTON, KANSAS E PURDUE
Prende il via stasera la “March Madness”, ribattezzata da tutti come il mese più pazzo del basket mondiale, il perché ve lo spieghiamo noi.
Innanzitutto è importante far capire che cos’è, in cosa consiste e chi vi partecipa, ma andiamo per gradi, si tratta della competizione che assegna il titolo nazionale di basket del college maschile della divisione I della NCAA (National Collegiate Athletic Association).
Si tratta di un torneo a cui prendono parte 68 squadre, 32 delle quali sono vincitrici delle rispettive Conference e quindi qualificate di diritto, mentre le restanti 36 vengono scelte direttamente dal Comitato NCAA per meriti di campo, tenendo conto delle vittorie importanti, delle difficoltà del calendario, degli infortunati e del momento di forma.
La prima parte della competizione (First Four) si rifà ai classici Play-in della NBA, poi da giovedì prende il via il primo turno ad eliminazione diretta. La NCAA incassa 1.1 miliardi di dollari all'anno dalla vendita dei diritti televisivi di queste tre settimane di partite (circa 100 milioni in più di un intero campionato di calcio di Serie A).
La finale della scorsa stagione ha tenuto incollati ai televisori ben 18 milioni di americani, i match delle finali NBA sempre dell’anno scorso hanno interessato una media di 12 milioni di statunitensi, questo per dare un’idea del seguito che ha questo evento.
Anche in termini di scommesse i numeri sono da capogiro, il volume di affari generato è quasi sempre il doppio rispetto al Superbowl e il quadruplo se lo si paragona alle Finals NBA.
Di tutte le squadre partecipanti ben 42 accolgono una media spettatori che supera i 10.000 e addirittura per 15 di loro si arriva mediamente a più di 16.000 presenze.
Altra curiosità riguarda i pronostici, circa 200 milioni di persone nel mondo si divertono a compilare il “bracket”, un sorta di tabellone con le previsioni dei risultati delle varie sfide, partendo dal primo turno fino ad arrivare alla finale, di solito dopo la prima giornata circa il 90,8% risultano perdenti e vengono sistematicamente stracciati.
Le Final Four 2023 si giocheranno a Houston davanti a 72 mila spettatori.
L'esclusione diretta è il pilastro di questo pazzo torneo, se perdi sei eliminato , se vinci continui a ballare, infatti la manifestazione NCAA viene anche denominata“Big Dance”, il grande ballo, e i teams che a sorpresa vanno avanti ricevono l’appellativo di “Cinderellas”, ossia le Cenerentole che continuano a danzare anche quando in realtà avrebbero dovuto già fare ritorno a casa.
Tom Izzo siederà sulla panchina di Michigan State in una March Madness per la venticinquesima volta di fila, mentre Coach K, all’anagrafe Mike Krzyzewski, dopo 43 anni consecutivi non guiderà Duke, sostituito da Jon Scheyer.
Gonzaga anche quest’anno cercherà di vincere il primo titolo della sua storia dopo che nelle ultime sette partecipazioni è arrivata sette volte alle "Sweet 16" (ottavi di finale), quattro volte alle "Elite Eight" (quarti) e due volte in finale.
La numero uno assoluta nel ranking del tabellone di quest'anno è Alabama, che però deve combattere contro alcune problematiche di non poco conto, come ad esempio quella che vede coinvolta la sua stella e futura scelta al draft NBA, Brandon Miller, sotto processo per aver consegnato una pistola all’ex compagno di squadra Darius Miles, con la quale è stata assassinata una ragazza che si trovava in un’auto in seguito ad un alterco in un locale.
La sola squadra esordiente assoluta è Kennesaw State, che solo tre anni fa aveva chiuso la stagione con un record di 1-28, vincendo una sola partita su 29.
Il 97.7% dei palyers che prendono parte al March Madness non diventerà mai un atleta NBA.
Questi sono soltanto qualcuno degli aspetti che rendono imperdibile e pazzo questo evento della pallacanestro americana, ma che tiene incollati agli schermi milioni di appassionati della palla a spicchi.
Buon divertimento a tutti!
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