ATALANTA-TORINO ORE 18:00
Reduce dallo storico trionfo in Europa League, per l'Atalanta è tempo di riabbracciare il campionato in un finale di stagione che vede i nerazzurri già certi del pass per la prossima Champions.
Penultimo impegno per i bergamaschi (il 2 giugno si disputerà il recupero del match contro la Fiorentina), attesi dalla sfida casalinga al Torino, a sua volta ancora speranzoso di qualificarsi per la Conference League.
L’Atalanta ha vinto gli ultimi cinque match di campionato, l’ultima volta che ha ottenuto più successi di fila in Serie A risale al periodo tra novembre e dicembre 2021 (sei).
Il Torino ha mantenuto la porta inviolata in 18 partite in questo campionato, solo nel 1976/77 (19 con Luigi Radice allenatore) ha registrato più clean sheet in una singola stagione nella sua storia in Serie A.
Carnesecchi a difendere i pali dell'Atalanta, con Scalvini titolare nella difesa a 3 insieme a Hien e Djimsiti. Koopmeiners confermato in mediana accanto a Pasalic, Miranchuk tra le linee a innescare Scamacca e Lookman. Squalificato Hateboer.
Un solo ballottaggio in casa granata: Pellegri è di poco avanti a Sanabria per affiancare Zapata in attacco. Ricci trequartista, Rodriguez esterno a sinistra.
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Scalvini, Hien, Djimsiti; Zappacosta, Koopmeiners, Pasalic, Ruggeri; Miranchuk; Scamacca, Lookman.
TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Tameze, Buongiorno, Masina; Bellanova, Linetty, Ilic, Rodriguez; Ricci; Pellegri, Zapata.
NAPOLI-LECCE ORE 18:00
L’ultima sfida della stagione da vivere con obiettivi e sensazioni diverse. Napoli e Lecce chiudono il loro campionato affrontandosi nel 38° turno di Serie A.
Una partita che mette in palio punti importanti soprattutto per la compagine partenopea che, protagonista di un’annata estremamente deludente nella quale non ha mai dato l’impressione di poter difendere lo storico Scudetto conquistato nel 2023, può ancora provare a dire la sua in ottica europea.
Gli uomini di Calzona, che si presentano ai blocchi di partenza del turno da decima forza del campionato e desiderosi di tornare a quella vittoria che manca ormai da inizio aprile (4 punti nelle ultime 6 uscite), possono puntare a centrare l’obiettivo minimo della qualificazione alla prossima Conference League, ma per farlo dovranno prima di tutto vincere la loro ultima gara interna.
Umore totalmente opposto per il Lecce che, viceversa, dopo aver ottenuto la matematica salvezza, al campionato non ha più nulla da chiedere. I salentini sono reduci da due sconfitte consecutive totalmente indolore, visto che sono stati in grado di garantirsi la permanenza in massima serie con ampio anticipo.
Osimhen e Rrahmani ok per la panchina, out Dendoncker, Mario Rui e Zielinski. Titolari Ostigard e Cajuste, dubbio tra Raspadori e Simeone in attacco.
Gendrey disponibile in casa Lecce, dove è fuori causa Sansone: ballottaggio Almqvist-Oudin a destra a centrocampo, mentre Berisha insidia Blin. In attacco la coppia Krstovic-Piccoli.
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste; Politano, Raspadori, Kvaratskhelia. All. Calzona.
LECCE (4-4-2): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo; Almqvist, Ramadani, Blin, Dorgu; Krstovic, Piccoli. All. Gotti.
EMPOLI-ROMA ORE 20:45
Da una parte una squadra che si gioca tutto negli ultimi 90’ della stagione, dall’altra una che non ha più nulla da chiedere al campionato. E’ con questi sentimenti contrapposti che Empoli e Roma si affrontano nell’ultimo turno della Serie A 2023-2024.
Una sfida nella quale a non potersi concedere il minimo margine d’errore sarà la compagine toscana, visto che si presenterà all'appuntamento da terzultima forza del torneo.
Per l’Empoli una sconfitta sancirebbe la retrocessione in Serie B, il che vuol dire che servirà un successo per approfittare dello scontro diretto tra Frosinone ed Udinese, o quanto meno un pareggio per poi sperare di avere notizie positive dallo Stirpe che regalerebbero il paracadute dello spareggio con i friulani.
Molti meno calcoli deve invece fare la Roma che già conosce il suo posizionamento finale in classifica: il sesto posto. Ai giallorossi, che non possono né superare chi li precede né essere raggiunti da chi insegue, non resta che vedere come si piazzerà l’Atalanta in campionato per scoprire se la posizione occupata varrà o meno una qualificazione alla prossima Champions League.
Nicola non potrà contare sullo squalificato Grassi e sugli indisponibili Berisha ed Ebuehi. Tanti i ballottaggi nel suo 3-5-2, compresi quelli che a centrocampo vedranno Marin, Bastoni, Fazzini e Zurkowski contendersi due maglie da titolari. A sinistra Pezzella in vantaggio su Cacace, mentre in attacco ci sarà Cancellieri al fianco di Niang.
Assenze pesanti per De Rossi che dovrà rinunciare all’infortunato Spinazzola, oltre che agli squalificati Lukaku e Paredes. A sinistra spazio dunque ad Angelino, con Bove che si sistemerà in mediana al fianco di Cristante. Dybala ce la fa, in attacco chance per Abraham che agirà al centro del tridente.
EMPOLI (3-5-2): Caprile; Bereszy?ski, Ismajli, Luperto; Gyasi, Marin, Maleh, Bastoni, Pezzella; Cancellieri, Niang.
ROMA (4-3-3): Svilar; Kristensen, Llorente, Ndicka, Angelino; Cristante, Bove, Pellegrini; Dybala, Abraham, El Shaarawy.
FROSINONE-UDINESE ORE 20:45
Frosinone-Udinese vale la salvezza. Il calendario della 38ª giornata offre un autentico spareggio per restare in Serie A, con ciociari e friulani legati a ciò che farà l'Empoli contro la Roma.
La lotta per evitare la retrocessione vede coinvolte le squadre di Di Francesco,Cannavaro e Nicola, con le prime due contro in un match che potrebbe sia vedere una di esse salutare il massimo campionato oppure - qualora giungessero buone notizie dal 'Castellani' - portare entrambe a festeggiare la permanenza in A.
Conferma per Harroui tra le linee, con Brescianini ormai arretrato stabilmente sulla linea di centrocampo. Sempre out Turati.
In casa Udinese Pereyra e Thauvin recuperati, ma fiducia a Brenner a supporto di Lucca. Solito dubbio a destra, con Ehizibue in pole.
FROSINONE (3-4-2-1): Cerofolini, Lirola, Romagnoli, Okoli; Zortea, Barrenechea, Brescianini, Valeri; Soulé, Harroui; Cheddira.
UDINESE (3-4-2-1): Okoye; Perez, Bijol, Kristensen; Ehizibue, Walace, Payero, Kamara; Samardzic, Brenner; Lucca.
LAZIO-SASSUOLO ORE 20:45
Una partita che non avrà implicazioni sulla classifica e che rappresenterà l’ultimo impegno stagionale per Lazio e Sassuolo. Le due compagini si affronteranno infatti nel 38° turno di Serie A sapendo di non aver ormai più nulla da chiedere al campionato.
I biancocelesti si presenteranno all’appuntamento consci del fatto che anche una vittoria non consentirebbe loro di agguantare quel sesto posto che potrebbe potenzialmente dire tornare in Champions League e che nessuna delle inseguitrici può impensierire la sua settima posizione.
La sfida con i neroverdi rappresenterà dunque l’occasione per congedarsi dai propri tifosi al termine di un’annata che verrà ricordata soprattutto come l’ultima del ciclo Sarri e la prima dell’era Tudor.
Si congederà invece dalla Serie A il Sassuolo e lo farà dopo undici anni vissuti consecutivamente tra le ‘grandi’. La sua retrocessione in Serie B è stata già certificata dalla matematica, così come l’impossibilità, comunque vadano le cose contro la Lazio, di schiodarsi dal penultimo posto.
Quello che andrà in scena sarà il ventiduesimo confronto tra le due squadre: il bilancio complessivo sorride alla Lazio in virtù delle 13 vittorie ottenute, a fronte di 3 pareggi e 5 affermazioni del Sassuolo.
Igor Tudor disegnerà la sua Lazio con un 3-4-2-1 nel quale Marusic, Romagnoli e Gila comporranno il terzetto difensivo davanti a Provedel (Casale squalificato). Rovella affiancherà Vecino in mediana, mentre i dubbi più importanti riguardano i ballottaggi tra Zaccagni ed Isaksen (il primo favorito) e Castellanos ed Immobile.
Qualche dubbio in più per Davide Ballardini che, oltre agli infortunati Berardi, Castillejo e Tressoldi, non potrà contare sullo squalificato Matheus Henrique. In mediana dunque dovrebbe toccare a Lipani, mentre in attacco Laurienté agirà vicino a Pinamonti.
LAZIO (3-4-2-1): Provedel; Marusic, Romagnoli, Gila; Hysaj, Vecino, Rovella, Pellegrini; Kamada, Zaccagni; Castellanos.
SASSUOLO (3-5-2): Cragno; Erlic, Kumbulla, Ferrari; Missori, Lipani, Boloca, Thorstvedt, Doig; Pinamonti, Laurienté.
VERONA-INTER ORE 20:45
Lautaro e compagni cercheranno di salutare il campionato con la vittoria numero 30, che li proietterebbe alla quota finale di 96 punti; scaligeri tranquilli in virtù della salvezza raggiunta nello scorso turno, grazie alla vittoria di Salerno.
L’Inter ha vinto ciascuna delle ultime sette gare di Serie A contro l’Hellas Verona: i nerazzurri sono riusciti a ottenere più successi consecutivi contro una singola avversaria in campionato nel corso delle ultime 55 stagioni solo contro Catania (otto, tra il 1984 e il 2009), Empoli (nove, tra il 2015 e il 2022) e Pescara (otto, tra il 1988 e il 2017).
L’Hellas Verona ha subito gol in ciascuna delle ultime 25 partite di campionato contro l’Inter: l’ultima clean sheet dei gialloblù contro i nerazzurri in Serie A risale al 9 febbraio 1992, un successo interno per 1-0 con Eugenio Fascetti in panchina.
Baroni senza gli squalificati Henry e Duda: a centrocampo potrebbe essere proposto Dani Silva, con Dawidowicz in tandem con Coppola al centro della difesa. Folorunsho non convocato, così come Montipò: in porta va Perilli.
Diversi ballottaggi per Inzaghi, che potrebbe schierare Bisseck: verso la panchina Pavard. In mediana occhio alla posizione di Mkhitaryan: Frattesi scalpita per una maglia da titolare. Carlos Augusto in pole su Bastoni in qualità di braccetto, davanti Arnautovic e Thuram.
VERONA (4-2-3-1): Perilli; Centonze, Dawidowicz, Coppola, Cabal; Serdar, Dani Silva; Noslin, Suslov, Lazovic; Bonazzoli.
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Carlos Augusto; Dumfries, Frattesi, Calhanoglu, Barella, Dimarco; Arnautovic, Thuram.
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