NBA – VINCONO ANCHE MEMPHIS E GOLDEN STATE
Nella notte NBA l’impresa arriva da Philadelphia, dove i Bulls battono i padroni di casa dopo due overtime con il risultato finale di 105-109 e mettendo fine alla loro serie positiva di 8 successi consecutivi.
Il match, terminato 91-91 ai tempi regolamentari, ha visto gli ospiti rimontare nei minuti finali e giocarsi tutto in addirittura due supplementari. Grande prova per Chicago delle sue stelle, 26 punti per LaVine, 25 per DeRozan, 21 per Vucevic con 12 rimbalzi, buone invece per i 76ers la prestazione di Joel Embiid (37 punti e 16 rimbalzi), fuori nell’ultimo periodo aggiuntivo per il numero di falli, coadiuvato egregiamente da Maxey (22) e Melton (19), ma non da James Harden (solo 5 punti in 47 minuti e 12 assist), anche se con l’attenuante di un problema a un piede, alla fine però tutto questo non è servito ad evitare la sconfitta. Nonostante il ko interno i Sixers non abbandonano la terza posizione in classifica a Est (48-23), con una solo vittoria in meno di Boston. Chicago, con 34-37 di record, occupa la decima posizione nella Eastern Conference ed è in piena zona play-in.
Vince in casa anche Memphis, che consolida la sua seconda posizione ad Ovest, con 44 vittorie e 27 sconfitte, a cadere sotto i canestri dei Grizzlies sono i Mavericks. I padroni di casa, orfani per l’ultima volta di Ja Morant, la squalifica è scaduta stanotte, battono in rimonta Dallas per 112-108, grazie soprattutto all’ultimo periodo, quando riescono nell’impresa di rimontare 13 punti di svantaggio con un parziale di 29-12. I protagonisti del successo di Memphis sono Jaren Jackson Jr, per lui 28 punti (10/16 dal campo) in soli 23 minuti giocati, Aldama (22), Bane (17) e Jones (16), gran prova di squadra per gli uomini di Taylor Jenkins. Per i Mavericks da sottolineare la buona gara di Kyrie Irving, con i suoi 28 punti, ma anche di Wood (20) e Hardaway (20), assente ancora Doncic. Nella Western Conference i Grizzlies, come già anticipato, sono sempre più secondi dietro Boston, invece i Mavs rimangono settimi con 36-36 di record.
Si ferma ad 11 la serie di sconfitte esterne consecutive per Golden State, battuta Houston, ultima ad Ovest, che non si è affatto risparmiata prima di alzare bandiera bianca e arrendersi nell’ultimo quarto. A regalare il successo ai Warriors sono state le ottime prove di Steph Curry, che mette a referto 30 punti, 7 rimbalzi, 5 assist e ben 5 triple, di Klay Thompson (29) e di con Kuminga (17), mentre per i Rockets sugli scudi Eason (21) e Jalen Green (20). Golden State mantiene così il sesto posto nella Western Conference (37-36), con un lieve vantaggio sui Dallas Mavericks, le due squadre si affronteranno tra due giorni. Houston, di contro, è sempre più ultima con 18 successi e 54 battute d’arresto.
Gli altri tre incontri disputati nella notte sono stati Utah Jazz-Sacramento Kings, terminata 128-120, New Yorks Knicks-Minnesota Timberwolves, conclusasi sul 134-140 e Charlotte Hornets-Indiana Pacers finita 115-109.
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