NBA – I LAKERS ANCORA KO, ASSENTE LEBRON JAMES
Conclusa la sessione invernale del mercato NBA, turno di campionato per otto squadre, sono scese sul parquet Orlando-Denver, Atlanta-Phoenix, Brooklyn-Chicago e Los Angeles Lakers-Milwaukee.
La sorpresa più grande arriva dall’Amway Center, dove i padroni di casa si sbarazzano della difficile pratica Nuggets con un sonoro 115-104, contro ogni pronostico, considerando soprattutto le diverse posizioni in classifica , primo posto nella Western Conference per i ragazzi di coach Malone, solo tredicesimi quelli di mister Jamahl Mosley, lontani dalla zona play-off. A metà partita la franchigia di casa era già sul +10 (65-55), resistendo poi agli assalti degli avversari e allungando nell’ultimo quarto del match. Per Orlando il miglior realizzatore è Carter, 19 punti con 7/11 dal campo, buone anche le prove di Bol Bol e Cole Antony, 17 punti per entrambi, sottotono il nostro Paolo Banchero, solo 11 punti in 33 minuti, complice anche la stanchezza per i tanti incontri giocati ininterrottamente da dicembre. Sulla sponda Denver, da segnalare la solita prova super di Jokic (29 punti, 12 rimbalzi e 6 assist) e quella mostruosa di Gordon (37 punti), che però non servono ad evitare il 14^ stop in trasferta per i Nuggets.
Dopo la festa per il record di LeBron James, che ha festeggiato il titolo di NBA all-time leading scorers (miglio marcatore NBA di sempre), sostituendo nel prestigioso riconoscimento niente di meno che Kareem-Abdul Jabbar, i Lakers, in casa, si schiantano contro il muro dei Bucks, risultato finale 106-115. Inizio di gara favorevole ai padroni di casa, a metà match +8 per loro (58-50), ma nella terza frazione gli ospiti trovano la rimonta, sale in cattedra Giannis Antetokounmpo e le sorti della sfida cambiano, troppo molle la difesa gialloviola, incontenibile il greco, che chiuderà alla fine con 38 punti, 10 rimbalzi e 6 assist, coadiuvato dagli ottimi Khris Middleton (22) e Jrue Holiday (18). Inutili per i Lakers i 25 sigilli di Schröder e i 23 di Anthony Davis, terza sconfitta di fila, e ancora terzultimo posto a Ovest (25-31), mentre Milwaukee si assesta in seconda posizione ad Est (38-17), dietro solo ai Celtics.
Le assenze di Brooker per infortunio e quella del neoacquisto Duran pesano sulla gara dei Suns, battuti ad Atlanta dagli Hawks 116-107. Già nel primo periodo si è capito quale sarebbe stato l’andamento del match, la squadra di casa chiude a +14, 36-22 il parziale, e nel secondo quarto è riuscita ad amministrare il tentativo di rientro degli avversari, per poi portarsi addirittura sul +18 in quello successivo. Nell’ultima frazione i Suns cercano di recuperare, ma la sconfitta è ormai inevitabile. Su tutte svettano le prestazioni di Trae Young (36 punti e 12 assist) e Dejounte Murray (19 punti) tra gli uomini di coach MacMillan, mentre tra gli sfidanti i migliori sono stati Josh Okogie (25 punti dalla panchina) e Deandre Ayton (23). La classifica indica un sesto posto per Phoenix nella Western Conference (30-27) e un ottavo posto per gli Hawks nella Eastern Conference, con 28 vittorie e 28 battute d’arresto.
Il quarto incontro andato in scena nella notte è stato quello tra Brooklyn e Chicago, giocato al Barclays Center di New York e terminato sul 116-105. In casa Nets, dopo le partenze importanti di questi giorni, che hanno portato alla cessione dei top-players Kevin Durant (ai Suns) e Kyrie Irving (a Dallas), il morale non era dei migliori, ma gli uomini di Jacque Vaughn hanno saputo buttarsi tutto alle spalle e con una bella prova di carattere hanno conquistato un risultato importante, considerando anche i pronostici sfavorevoli di molti addetti ai lavori dopo il terremoto del “mercato” appena concluso e che ha portato tanti a considerare i Nets molto meno forti della prima parte di stagione, almeno sulla carta. Gara altalenate, con parziali alternati a favore prima di una e poi dell’altra (19-26, 34-24, 26-34, 37-21), ma è l’ultima frazione del match a decidere le sorti dell’incontro, il +16 del quarto quarto risulterà essere quello decisivo a regalare la vittoria ai padroni di casa. Le prove migliori sono state quelle di Dinwiddie (25 punti) e di Cam Thomas per Brooklyn, mentre per Chicago merita una menzione positiva il solo LaVine, per aver realizzato ben 38 punti, male Vucevic (15) e DeRozan (14). In classifica i Nets sono quinti e i Bulls si confermano noni (26-29) e in zona play-in della Eastern Conference.
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